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      Con questi pensieri, a guisa di un generale che ha da comandare una difficile e importante fazione, disse ai due: aspettatemi fuori dell'osteria, raccoglietevi prima intorno tutti gli altri, e, confusi nella folla, non perdete mai d'occhio la carrozza della Falchi. È bene che, per ora, io non sia visto con voi. In ogni modo, qualunque contrattempo possa nascere, sapete che il luogo dove ella dev'essere condotta è alla Simonetta, dove quel pazzo di... ha organizzato un'altra strana burla, la quale gioverà anche a noi, perchè, dato mai che la Falchi strillasse e, lasciata poi in libertà, facesse chiasso presso le autorità, di cui conosce tutti gli aditi, l'apparenza della pazzia e dello scherzo e del disordine senza costrutto e senza scopo, potrà dare un altro colore ad un'impresa fatta sul serio e per un intento serio. Andate, che vengo subito.
      Quelli partirono, e il Bichinkommer s'accostò al Baroggi, il quale parlava ancora col Suardi e col segretario del Pagani. La Gentili era partita co' proprj genitori nella carrozza del futuro sposo. Questi erasi fermato, e simulando il più lieto umore del mondo, erasi avvicinato a quel crocchio, sotto pretesto di fare le più sentite congratulazioni allo scarcerato Suardi. Il Baroggi, visto il Bichinkommer, gli disse piano all'orecchio: Stasera non ci vedremo. - Nemmeno io posso vedervi.
      - Ho già parlato di te al conte; oggi sarai formalmente accettato; domani verrai anche tu, e farai la nota di tutti quelli della Compagnia della Teppa che sono degni di lasciare le birbonate per le grandi azioni.


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Cent'anni
di Giuseppe Rovani
pagine 1507

   





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