Altri molti arresti si compirono dopo, a non contare un numero straordinario di giovanotti che, avvisati in tempo, ripararono altrove fuggendo. In quanto al Baroggi, una mattina il suo amico e tutore Giocondo Bruni ricevette un letterino, non firmato da alcuno, nel quale gli si raccomandava di far fuggir lui e i suoi amici. Baroggi conobbe, esaminando la lettera, il carattere del segretario di governo presso la polizia, che aveva agevolata la liberazione del Suardi.
Esso pertanto lasciò Milano, e il Bruni venne a saper poi che il conte Alberico B...i aveva ajutato il marchese F..., facendo ciò che il marchese per se stesso non avrebbe mai voluto fare. Quale altro dei compagnoni della Teppa, sotto colore di essere indignato di tanti scandali e di sentir l'obbligo di farli cessare, in una conversazione tenuta nel palazzo del governatore, parlando col consiglier Pagani e simulando di raccomandargli molti giovani sui quali la polizia avrebbe potuto far pesare la propria severità, li venne nominando tutti, e calcò principalmente sul Baroggi, il solo che gli premeva fosse tolto di mezzo, e per odio del quale non ebbe ribrezzo di commettere quella vile perfidia.
LIBRO VENTESIMO
La città di Parigi. - La lingua e l'indole francese. - L'Italia e gli Italiani illustri. - Detto di Ugo Foscolo. - Chateaubriand e gli scolari della Politecnica. - Heine e Rossini. - Il Guglielmo Tell. - Serenata a Rossini sul boulevard des Variétés. Giunio Baroggi e i suoi amici d'Italia e Francia, al caffè Tortoni.
| |
Baroggi Giocondo Bruni Suardi Milano Bruni Alberico B Teppa Pagani Baroggi Parigi Italia Italiani Ugo Foscolo Politecnica Rossini Guglielmo Tell Rossini Variétés Giunio Baroggi Italia Francia Tortoni
|