»
- Ma, domandò il Montanara, conosco io le persone di cui parli?
- È facilissimo che tu le conosca. L'assassino è il conte Alberico B...i - La vittima infelice è quella Stefania Gentili che avrete sentito a cantar al teatro Re, se siete arrivati in tempo, perchè non vi cantò che due o tre sere sole, non avendo i preti permesso che si contaminasse sul palco scenico.
- Ma chi sono questi preti?
- Ho detto i preti, ma il prete veramente fatale fu uno solo: un monsignore del Duomo.
- Ma ora dove stanno costoro?
- Il monsignore è a Milano, vivo e vegeto e santo; tutt'intento, senza saperlo, a rovinar famiglie, a guastar teste, a spaventar coscienze. Il conte Alberico è qui in Parigi con sua moglie; se voi spingete l'occhio oltre il ponte e, saltando due case, lo fermate all'angolo della terza, potete vedere dove abita. È al terzo piano di quel palazzo barocco. Col cannocchiale io posso vedere la leggiadra figura di quella vittima moribonda. - Egli la condusse qui; innanzi tutto perchè, fuori dell'aria nativa, ella non può avere il più efficace dei rimedj al male che l'affligge; in secondo luogo perchè, sotto colore di viaggiare, non ha preso con sè nè servi, nè cameriere, che la proteggessero e curassero; poi perchè, non essendo conosciuto a Parigi, può dar ad intendere tutto quello che vuole, può persino calunniare sua moglie ed essere creduto; infine per non aver testimonj agli assidui maltrattamenti ond'egli, esacerbando di continuo il malore di lei, riuscirà a troncare prestissimo quel tenue filo di vita che ancora le è rimasto.
| |
Montanara Alberico B Stefania Gentili Duomo Milano Alberico Parigi Parigi
|