I soli intimi amici che rimasero al Baroggi tra i Parigini erano il dottor Broussais, autore del celebre libro Della Irritazione e della Pazzia, allora medico in capite e professore all'Ospedale militare, uomo d'ingegno sterminato, di costumi semplici e di cuore eccezionalmente buono. Esso era a parte d'ogni segreto del Baroggi insieme col poeta Musset, giovanissimo allora e di una tale, quasi diremmo, ammalata squisitezza di sentimento, che accresceva anzichè alleggerire le pene del nostro Giunio.
Questi, per coloro che si accontentavano di giudicare un uomo dal di fuori e nella sola stima della condizione fisica e materiale, pareva invidiabile. Il bel mondo parigino, tra cui qualche volta egli si mescolava, facea le meraviglie nel vederlo così spesso meditabondo e chiuso, e talora stravolto. Anche i più leggieri e increduli osservatori dovevano persuadersi ch'egli soffriva sinceramente, ed era ben lontano dal recitar la parte dell'infelice, come allora correva la moda tra' giovani, per rendersi più interessanti ed andare a seconda di quel dolor tragico che allora s'era accampato nelle produzioni dell'arte, specialmente della musica e della letteratura.
Allorchè, un mese dopo che l'avvocato Montanara era venuto a Milano colla procura di conchiudere amichevolmente ogni controversia col marchese F..., ei ricevette, insieme coll'avviso che tutto era finito, anche le credenziali per ritirare dal banchiere Aguado le convenute novecentomila lire; si diede, com'era naturale, a più largo vivere, e si acconciò d'un cavallo da sella e d'un calessino; ma i suoi conoscenti, i quali avevan sospettato prima che qualche angustia domestica potesse, fra l'altre cagioni, avere influenza sull'umor suo, tanto più si meravigliarono, quanto più videro accrescersi la sua tristezza insieme collo spettacolo di quella nuova ricchezza.
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