- Perchè era inutile, e, secondo il tuo costume, potevi rimproverarmi d'aver sciupato quindici franchi; or te lo dico, perchè ti deve far piacere che anch'io possieda un capitale che dà un'entrata sufficiente per vivere con decoro.
La risposta che diede il conte fu un calcio nella tavola che rovesciò in terra piatti e bottiglie.
Accorse una fantesca.
- Che volete voi qui? le gridò il conte; e accompagnò l'urlo ferino collo scagliarle dietro una terrina, che le s'infranse sulla schiena.
La contessa dignitosamente e fieramente atteggiata, era riparata dietro una poltrona; teneva fra le mani un trinciante, non a caso ma ad arte, perchè sapeva che al conte, tanto vile quanto perverso, bisognava far paura in qualche modo. - La sventurata però tremava dal capo a' piedi come una foglia investita dal vento.
Ed ora chiederà il lettore: come si può spiegare quella repentina escandescenza del conte?
Una infesta mescolanza di cause tutte morbose aveva fatto impeto sul suo sangue.
Egli aveva bisogno di una vittima su cui sfogare i suoi perversi umori; quella povera donna, e perchè era moglie e perchè era inesorabilmente avvinta alla povertà dei genitori, era la sola su cui potesse esercitare un'autorità assoluta e continua; i domestici potevano schiaffeggiarlo e piantarlo su due piedi, com'era successo tante volte. Ma la moglie bisognava che s'acconciasse a star lì sempre stretta a quella catena d'inferno.
C'era un altro fenomeno stranissimo, ma vero. Egli, nei momenti men truci e quando nel corpo incarognito gli si ridestava il titillamento erotico, considerando la bellezza sempre superstite della moglie e udendola lodare da quanti la vedevano, sentiva l'orgoglio di essere nel pieno dominio di quella creatura; però mentre la martoriava di continuo, pur talvolta si compiaceva di possederla, e nei giorni che, per il malore, la bellezza di lei scompariva nella pallidezza eccessiva, la insultava con parole di spregio, ma non perchè la spregiasse, sì perchè, sebbene ei ne fosse la causa volontaria, vedeva che, continuando ella a dar giù a quel modo, ei non avrebbe potuto più dire: - Fra quante donne conosco, la mia è ancora la più leggiadra di tutte.
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