Che il diavolo se li porti tutti questi ragazzi; voglion fare di loro capo; si credono modelli di saggezza; e quando s'incontrano in un uomo di buon senso e di esperienza che dice loro:
Badate bene!" ohibò! ohibò! ne disprezzano i consigli e gli danno del rimbambito. Ne ho abbastanza di questi sciocchi".
Dopo questa sfuriata fatta con una incredibile rapidità ed impeto, lo zio Giovanni, come ultimo e perentorio argomento, in un accesso di collera, scaraventò via il cappello, si gettò sopra una seggiola, e cominciò a rodersi furiosamente le unghie.
Ma, in nome del cielo, zio, non mi tenete più sulla corda. Suvvia, che cosa è successo?
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Fantasio è arrestato, e con lui molti altri, senza parlare di quelli che saranno arrestati fra poco. Cospirazioni, società segrete, alto tradimento, tutta roba per lo meno da forca. Ecco che cosa è successo! Si parla di una nota di cento persone compromesse: sì, una nota di cento nomi, e fra questi, ci scommetto, c'è anche il vostro. Che venga il malanno a tutti i ragazzi! Non hanno bene finché non si sono cacciati in qualche impiccio. Stolto che fui quando distolsi questo qui dal farsi Cappuccino!
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Di tutto questo sproloquio fatto con un caloroso crescendo, io non avevo compreso bene che una frase sola, che al mio orecchio suonava come il rintocco di una campana funebre, e che mi faceva gelare il sangue nelle vene: Fantasio arrestato, Fantasio in prigione, significava processo segreto, giudizio statario a porte chiuse e senza alcun difensore; insomma, significava morte!
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Giovanni Cappuccino Fantasio Fantasio
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