.
Dicono che le porte più salde si aprono con una chiave d'oro
.
Vero! L'oro può far di gran cose, ma non può far tutto. E in primis avete voi in pronto cinquantamila lire? E supposto che le aveste, chi va ad offrirle? Nelle prigioni della Torre vi sono cinquanta fra custodi, guardie, secondini, ecc., che si fan la spia l'un con l'altro. La vita è la vita, ragazzo mio. Scendete dunque, se potete, giù dalle nuvole, e parlate il linguaggio del senso comune
.
Ma, zio mio, col vostro senso comune, mi gettate nella disperazione
.
Io sono semplicemente ragionevole: sicché vi dico che per il momento non c'è altro da fare che... andare a letto. Forse che il caso del vostro amico non è poi così cattivo quanto potrebbe essere. Vedremo fra poco che cosa si potrà fare per lui. State certo che quanto è umanamente possibile sarà fatto. Ho detto possibile capite? Frattanto prudenza e prudenza. Di una disgrazia non ne facciamo due. Buona notte!
.
Avrei voluto svegliar Cesare; ma ebbi scrupolo di turbargli il sonno con una notizia così dolorosa. Poverino! La saprà anche troppo presto. Andai dunque a letto; ma non mi riuscì di chiudere un occhio, e passai tutta la notte pensando come venire in aiuto al nostro amico.
Ahimè! Non mi riuscì di trovare alcun mezzo.
Ogni mio piano, quando pensavo alla esecuzione, mi diventava, con una straziante evidenza, impossibile. Una evasione dal carcere era circondata da difficoltà insuperabili o quasi insuperabili. Prima di tutto, come trovare la somma necessaria? Sulle prime avevo pensato a Lilla, che era ricca e d'animo generoso; ma anche con queste due qualità, era più che probabile che non avesse al suo comando cinquantamila lire, sopra tutto una donna giovane con un fratello maggiore di età. E supposto anche si potesse avere questa somma, a chi ci saremmo dovuti rivolgere?
| |
Torre Cesare Lilla
|