Pagina (35/263)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Non dirò già che per questo ella receda punto da un'inclinazione così nobile: dirò solamente che ella sa adattarla molto bene alle sue forze, impastandosi del suo genio e della sua ragione un sommo disinteresse senza punto di trascuraggine.
      Nel negozio, chiarezza di mente e destrezza grande: se ella crede di potervi trovar un vantaggio reale e considerabile per sè o per gli amici suoi, non lo sfugge punto: ma negozio semplicemente per darsi da fare e non altro, questo l'odia mortalmente, ugual nemica dell'azione inutile e di quella quiete che si fa onore del nome di tranquillità, ed è infingardaggine.
      Vediamo un poco adesso quel che tutte queste belle qualità operino sopra di noi, e s'egli è possibile, quel che passi dentro di lei.
      Ell'ha per la prima un non so che di maestoso, che ispira venerazione: un non so che di tenero e di gentile, che porta via le inclinazioni: vi sentite tirare e ritirare, e ve le accostate sempre con de' pensieri che vi guardereste dal lasciargli apparire.
      A penetrare il suo interno, forse che ancor ancora non l'averei per affatto incapace de' medesimi sentimenti che ella produce: ma padrona di sè quanto degli altri, la ragione reprime nel suo cuore quello che il rispetto opprime nella nostra ragione.
      La natura troppo fiacca in cert'anime, non vi lascia nè men tanta forza da poter concepire un desiderio: troppo impetuosa in cert'altre, scoppia in passioni veementi e sregolate. Giusta, in Emilia; il cuore, che aveva a sentire, gliel'ha fatto sensitivo, e alla ragione, che aveva a comandare, ha dato un imperio assoluto sopra tutti i movimenti del cuore.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263

   





Emilia