Essendo così facile il venirsi a noia bisogna dir che sia molto più facile che ci vengano a noia gli altri. Il finir l'amicizia depende assai meno dalla nostra elezione che il cominciarla. Non v'è simpatia così ben armonizzata che non abbia qualche dissonanza; nè amabilità che regga a un'intima e continua domestichezza. Le passioni più plaubili con l'invecchiare si rendono redicole, e le più strette amicizie a lung'andare s'allentano; ogni giorno v'apre una breccia. Un se la piglia così calda che a mezza strada gli manca il fiato: uno stracca sè e gli altri. +++++
Oh ella è pur la noiosa cosa il durar tutto il tempo della vita sua a dire all'istessa persona "Vi voglio bene". Non c'è noia simile a quella d'una passione che duri troppo; fate quello che volete per dissimularne il tedio, giocate d'invenzione quanto vi pare per non staccare il filo, i viglietti danno in freddare, la conversazione languisce, l'amante sbadiglia, la dama domanda a ogni poco che ora è, da ultimo si dà in discorrer della pioggia o del bel tempo. Non v'è sì bello spirito in amore che non divenga esausto, nè sì buon cuore in amicizia che non si ributti. Il gusto delle cose migliori muta prima delle cose medesime. +++
Quando tutto il nodo dell'amicizia consiste nell'interesse della comunicazione de' nostri studj, de' nostri' spassi, de' nostri diletti, l'assenza, le occupazioni, i guaj, se non arrivano a romperlo, è molto facile che lo sciolgano. Quella nuova sodisfazione che par di trovare con gli amici nuovi, fa perder la specie delle soavità passate.
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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
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