Bisogna però confessare che non vi fu mai battaglia così pienamente vinta +++
Dell'Eloquenza, da unframmento di Petronio
Nella versione di questa parafrasi s'è creduto di poter pigliare appresso a poco gl'istessi arbitrj sul testo franzese, che l'autore di esso ha preso sul testo latino: e ciò, parte per godere dell'indulto che pare che conceda il tradurre una parafrasi, parte per adattare quel più la critica ai vizj della falsa eloquenza italiana.
Signor mioVi confesso che l'altro giorno io ebbi tutto il mio gusto in vedere gli scontorcimenti di quell'ammiratore delle prose di ***** per quello che discorrevano que' nostri amici della moderna Eloquenza. Io non m'assicuro che da qualche bottone egli non intendesse che s'andava a ferire il suo Eroe, già che, come sapete, degli Eroi ce ne sono di tutte le sorte: osservai bene ch'ei l'intendeva malissimo che quegli altri non lo mettessero innanzi a Cicerone e a Demostene, e m'accorsi che per tutto quello che se gli dicesse egli lo volle intendere a suo modo. Quanto a me, io credo d'essergli restato pochissimo in grazia, e ch'e si sarà legato al dito per insin ch'ei vive la poca deferenza che mostrai a' suoi sentimenti. Già m'è stato detto ch'ei l'ha con esso noi terribilissimamente: che siamo una cricca di spiriti satirici, che tiriamo a distinguerci con disistimar le cose stimate dagli altri, che vogliamo introdurre una spezie d'Inquisizione nelle belle lettere, lasciate pur dire a lui. Io fo giudice voi, se que' nostri amici abbiano di bisogno di fondar la loro stima su la rovina di quella degli altri, e se quella di *****, oggi o domani che venga a mancargli il fondamento dell'applauso ***** che si può dir l'unico che l'abbia retta tutti questi anni, sia abile a reggersi per se medesima nel concetto delle persone sensate.
| |
Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
|
|
Eloquenza Petronio Eloquenza Eroe Eroi Cicerone Demostene Inquisizione
|