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      Il peggio è che da vecchj, con tutta questa esperienza addosso, si dimenticano benissimo e di quello ch'egli hanno fatto e di quello che è loro intravvenuto, e come se nulla fosse stato, tanto manca che voglino confessare d'essere stati guidati male, chè anzi per scusare o per vendicare la loro cattiva educazione lasciano correre i loro figliuoli per la medesima strada: +++
      Insin qui Agamennone; ed io confesso che mi parve ch'ei dipignesse tanto mi parve sensato il suo discorso, e pieno di sincerità; e secondo che non m'è mai piaciuto il far da riformatore del secolo, senza stare a dir altro licenziatomi così in tronco da Agamennone e da tutta la compagnia, me n'andai ratto ratto a veder di ritrovare Ascilto che intanto che si discorreva, senza che io me n'avvedessi, se n'era andato pe' fatti suoi +++
      Qui, per verità, Petronio fa dir troppe cose buone a uno che da principio ha fatto passare per un pedante: D'un altro si potrebbe dire ch'ei non avesse saputo mantenere il costume infin da ultimo: ma d'un autore il più mirabile e il più felice di quanti hanno maneggiato caratteri individuali, questo ripiego non ha luogo. Converrà più tosto dire che Petronio a quelli che egli ha a noia per altro, non dia quartiere per niente, ma gli metta in redicolo anche una volta che parlino a proposito.
      Ora che ne dite? Si può egli far di più al mondo mai in materia di satira, e satira sopraffine e maneggiata con quella delicatezza che voi appunto la vorreste e che appunto richiede quella falsa eloquenza contro la quale s'inveirono l'altro giorno in casa vostra con tanta ragione quei nostri amici, concludendo che per quanto si potesse arrivare ad averci pazienza nelle scuole, altrettanto ell'era insoffribile in ogn'altro luogo?


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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263

   





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