Spero che mi darete un po' di merito per l'attenzione che ho avuto a pigliarne questa memoria in scritto, assicurandovi che il mio primo fine è stato il servir voi e nell'istesso tempo cercar di mettere al coperto i nostri sentimenti dalle invettive dell'ammiratore di ***
III - IV
[La matrona d'Efeso]
Questa, per essere una semplice traduzione, o al più parafrasi di Petronio, non s'è stimato di tradurla facendosi qui professione di servire il meno male che sia possibile all'autore, non di piccarsi col Traduttore.
Dell'Amicizia
Proemio dell'Amicizia
Tra tutti i commercj del mondo l'Amicizia è quello che richiede più di buona fede e che per ordinario ne trova manco. La grandezza d'animo non essendo più alla moda per nissuno, tutti facilmente si perdonano l'un l'altro la perfidia: e secondo che le virtù apparenti degli uomini non sono altro, come disse un bello spirito, che vizj coperti, così anche le amicizie che ci paiono le più ferme non sono altro o che interessi bene studiati, o che vendette ben guidate. La gente si trova così comoda questa maniera di fare che nessuno si cura del disinganno per non aversi a vedere obbligato a sottoporre il proprio cuore al governo odioso della ragione. Per diligenze che questa si faccia per ricondurci all'onesto, l'Amor proprio con minor fatica assai ci rispigne sempre verso l'utile, e questa nostra gran delicatezza di coscienza di non voler nella corruttela comune introdur cattivi esempj col tentar qualche cosa di straordinario e d'eroico, ci tien sempre dove siamo.
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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
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