L'unione degli animi è tanta moneta falsa, peggio che moneta falsa, perchè di questa in Corte ognuno ne spaccia: i servitori di Dame in sospiri e in letterine spasimate, gli Abatini in devozione, e i Titolatuzzi non buoni a nulla in abbracciamenti redicolosi. Si può egli mai menar vita più miserabile, e non è egli un pagar molto caro i nostri vantaggi; quando ci hanno a costare tante bassezze? Troppa, troppa violenza tocca a soffrire alla ragione per guastare i fatti d'un nemico, e troppo onore si fa a lui in sacrificare alla sua rovina la nostra tranquillità.
Quella che co' nemici è smorfia d'amicizia per addormentargli, co' Grandi è adulazione per guadagnarli, e questo è quello che priva i Principi e i Faroviti del bene più desiderabile di questa vita, nè può essere altrimenti: perchè questi hanno tant'altre attrattive senza quelle del merito e della buona legge, che nessuno pensa a essere de' loro amici, basta essere delle loro creature. Chi non ha altro fine che l'ambizione e l'interesse, tanto s'ingegna d'avanzarsi nella stima del Padrone quanto basta a avanzarsi di posto; e que' pochi, eziandio, che averebbono o tanta generosità o tanta semplicità di cuore da non volerne altro che un po' d'amore, che un po' di confidenza da uomo a uomo, vedendo che non c'è da sperarlo, da ultimo si riducono essi ancora a dar le mani all'istesse catene degli altri, sospirandone però nel loro interno, e facendo per pura necessità quello che gli adulatori fanno per elezione. Di qui nasce che quelli che fanno maggior folla d'attorno a una prosperità rumorosa sono quelli che ordinariamente fanno poi maggior largo d'attorno a una caduta rovinosa.
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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
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