Con questo possesso tra gli amici, quanto più si dà, e quanto più si riceve, più piace: e non è disprezzabil magistero nell'amicizia il saper preparare quel bene che si dà in un modo che a lung'andare non faccia perder l'appetenza. L'amore non può far queste cose: per delicato ch'ei sia, come egli è andato troppo innanzi, gli bisogna dare de' passi addietro. Le donne le più scaltre, dopo quello che voglio dir io, hanno bel fare o bel dire: dopo le scaramucce dello spirito, si vien quasi sempre alla giornata de' sensi, e dato che ell'hanno fondo alla galanteria in disputare il terreno con brio, una volta che si lascino andare a consentire il piacere, danno fondo a questo ancora, essendo assioma indubitato per chi intende punto punto le passioni, che la buona intelligenza cresce a ogni servizio che si riceva dall'amico al quale se n'è già reso un grande, e quella dell'amore scema a ogni favore della Dama dalla quale s'è ricevuto il massimo. Le più accorte, che se lo sanno e che tanto che durano a stare in campagna hanno sempre la loro ritirata, una volta che per disgrazia o per fortuna siano battute, come quelle che hanno interesse ad aver la guerra su 'l loro, si riordinano il meglio che possono per dare alla coda dell'inimico vittorioso che facilmente potrebbe andarsi a mettere sotto un'altra piazza. Queste, tutto avvedimento, intendono benissimo che un amore che esce da tavola non si regge ritto: che colui che non ha potuto uscir del galappio per fame, n'esce infallibilmente per sazietà, e che nel negozio del civettare si perde più amici con la facilità che con l'angherie.
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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
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Dama
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