Se il vostro amico ha impaniato in una passione d'umanità, non correte subito a furia a tenergli di mano, studiate prima il caso. Secondo che voi lo vedete diversamente da lui, per poco che vi ci applichiate ne riconoscete subito il debole e il forte. Se lo trovate fuori di ragione e di convenienza, tutto il servizio che gli avete a fare è il rimettergli il cuore in carreggiata. Se non è altro che una pura inclinazione, più di spirito che di senso, e pura tanto che si possa considerare per un'amicizia un poco tenera, ma finalmente amicizia, credete a me, anche in questo rarissimo caso non correte a furia in ogni modo, e prima d'infilzarvi a servirlo, studiate e ristudiate tutte le difficoltà, e stillate il vostro cervello in prevedere tutto quello che ne può succedere. Considerate che qui si tratta d'avere a fare una lega offensiva e difensiva tra la sua passione e la vostra amicizia, e che fatta una volta quest'unione d'affetti, risguardandola egli nel suo cuore come una cosa medesima, e come tale pretendendo di farla agire, se l'impresa non riesce, a meno ch'ei non sia uno di quegli spiriti eroici nei quali la ragione decide ogni cosa, dirò così, con la punta della spada, la vostra amicizia ha a essere stata sempre quella che ha rovinato il suo amore.
Anche nell'ambizione ci vogliono l'istesse misure, e maggiori nel servire gli amici che nell'amore, e nell'amore il più violento. Tutto quello che può lecitamente contentar l'amico, tutto s'ha a fare, di questo non ce n'è dubbio; s'ha bene a esaminare un po' più sanamente di lui quello che può tornargli bene.
| |
Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
|
|
|