S'egli amano la Repubblica, è più per l'interesse del traffico che per sodisfazione ch'egli abbiano d'esser liberi.
I Magistrati amano la loro independenza per governare il popolo: il popolo, più volentieri assai che la loro, riconoscerebbe l'autorità del Principe.
Quando un Principe d'Oranges tentò di sorprendere Amsterdam, si vedde ognuno tener dai Borgomastri; ma fu più in odio della violenza che per amore della libertà.
Se un altro, dopo una lunga guerra, s'oppone alla pace, la pace si fa a suo dispetto, ma si fa per il mero sentimento della miseria presente. Del resto, tutta quella disposizione che s'aveva naturalmente per lui riman sospesa, non distrutta.
Passati quei punti critici, ognun ritorna al Principe d'Oranges. I Repubblichisti veggon di mal occhio il popolo ripigliare i suoi primi affetti, e apprendono il Principato senz'aver ardire di mostrarsi gelosi della libertà.
Nel tempo che il Principe d'Oranges non aveva nè cariche nè governo, e che tutto il suo forte consisteva nell'aura del nome, il Pensionario e Nordvis erano i soli che ardissero a proferir francamente la parola "Repubblica", all'Aia.
Ora, tutto che non fossero questi i soli nemici della Casa d'Oranges, tutti gli altri però parlavano sempre in termini generali di Stati, senza impegnarsi a espressioni decisive della costituzione del governo.
L'Olanda, dice il Grozio, è una Repubblica fatta a caso e che sussiste a forza di paura ch'ell'ha delli Spagnoli. Respublica casu facta, quam metus Hispanorum continet. L'apprensioni che danno in oggi i franzesi fa il medesimo effetto, e la comune necessità d'una buona intelligenza è quella che tiene uniti il Principe agli Stati e gli Stati al Principe.
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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
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