Da queste vostre gran precauzioni contro l'ingratitudine traluce men odio assai contro di essa che d'aversione alla generosità; e in fatti voi non vi mettete molto più in guardia contro gl'ingrati che contro i grati.
Gli uni e gli altri ricevono delle grazie da voi, e la vostra intenzione par che sia di non farne nè agli uni nè agli altri.
Voi, capace di perdonar l'ingiurie che vi venisser fatte, vi professate irreconciliabile con chiunque, dopo aver ricevuto da voi un servizio, non ve ne restituisse subito la sorte e gl'interessi con rendervene un altro maggiore.
Già ch'io mi sono impegnato insensibilmente in questo discorso dei benefizj, voglio diffondermici un altro poco. Vi son degli uomini che hanno la massima del Cardinal Ximenez, di non dar mai nulla di quel che si chiede: per insegnarvi, dicono, a non prevenirgli ne' disegni ch'egli hanno in ordine al modo e alle circostanze di beneficarvi, rompendo in un certo modo il tempo alla lor generosità.
Altri ve ne sono, così gelosi dell'onore dei lor motu proprj, che negano tutto alle sollecitazioni degli altri. Questo può venir alle volte così da bene come da male, che però un tal sentimento può cader talora anche in un animo grande. Per l'ordinario, però, queste soglion esser gelosie villane e puntigli d'un falso onore prodotto da un fondo di repugnanza invincibile a fare e a veder [far] del bene al compagno.
Eh, in tanta buonora: che a un povero disgraziato sia lecito il rappresentarci una sua angustia, già che noi sappiamo benissimo che da noi tanto non verrebbe mai di pensar a lui.
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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
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Cardinal Ximenez
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