Pure, può essere che in oggi si siano rimoderati, e che si siano giovati altrettanto del nostro commercio in quel che risguarda un'esecuzione schietta e naturale, quanto abbiamo acquistato noi dal loro in quel che risguarda la perfezione d'un comporre più maestoso e più ardito.
In Inghilterra ho sentito delle commedie con della musica assai: e questo è il più discretamente che io possa parlarne. Non so da quello che si venga: io non ho mai potuto pigliare il gusto del cantar degl'Inglesi: forse verrà dall'essere io venuto in Inghilterra troppo tardi per potermi assuefare a una maniera così differente da tutte l'altre. Ma quando ella non fosse la migliore, non sarebbe finalmente una gran tara per una Nazione dove gli uomini son i più bravi, le donne le più belle, e l'une e gli altri i più spiritosi di tutte l'altre. Non c'è che dire, non si può avere ogni cosa. Dove tante qualità belle e buone sono così comuni, che gran male è egli che un po' di buon gusto nella musica sia così particolare, come egli è in effetto in Inghilterra? tanto più che quei pochi che, o per squisitezza d'orecchio, o per felicità di naturale, si redimono dai pregiudizi del paese, non hanno paura di chi si sia, nè franzese, nè italiano.
Io non voglio rendermi odioso all'altre nazioni con pretender di sostenere quello che è piaciuto di dire a un autore: Hispanus flet, dolet Italus, Germanus boat, Flander ululat, et solus Gallus cantat. Io, lasciando a costui tutte le sue belle distinzioni, mi fo forte con la sola autorità di Luigi.
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Opere slegate
di Charles de Marguetel de Saint-Denis de Saint-Évremond
pagine 263 |
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