Erano tutti valenti marinai e fra di loro non mancavano n้ i carpentieri n้ i mastri d'ascia.
In sole quattro ore rizzarono due nuovi alberetti, raccomodarono le murate, turarono tutti i fori e rinnovarono le manovre, avendo a bordo abbondanza di cavi, di fibre, di catene e di gomene.
Alle dieci il legno poteva non solo riprendere il mare, ma affrontare anche un nuovo combattimento, essendo state rizzate perfino delle barricate formate con tronchi d'albero, onde proteggere il cannone e le spingarde. Durante quelle quattro ore, nessuna scialuppa dell'incrociatore aveva osato mostrarsi nelle acque della baia.
Il comandante inglese, sapendo con quali individui aveva da fare, non aveva creduto opportuno impegnare i suoi uomini in una lotta terrestre. D'altronde si credeva certamente sicuro di costringere i pirati alla resa o di ributtarli verso la costa, se avessero tentato di assalirlo o di prendere il largo. Verso le undici, Sandokan, che era risoluto a tentare l'uscita in mare, fece richiamare gli uomini che aveva mandati a sorvegliare la foce del fiume.
ศ libera la baia? chiese loro.
S์ rispose uno dei due.
E l'incrociatore?
Si trova dinanzi alla baia.
Lontano molto?
Un mezzo miglio.
Avremo spazio sufficiente per passare mormor๒ Sandokan. Le tenebre proteggeranno la nostra ritirata.
Poi, volgendosi verso Sabau, disse:
Partiamo.
Tosto quindici uomini scesero sul banco e con una scossa poderosa spinsero il praho nel fiume.
Che nessuno mandi un grido per qualsiasi motivo disse Sandokan, con voce imperiosa.
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Sandokan Sandokan Sabau Sandokan
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