A trecento passi si estendeva una linea di soldati, colle carabine in mano, pronte a fare fuoco su di lui.
LA CACCIA AL PIRATAIn altri tempi Sandokan, quantunque quasi inerme e di fronte ad un nemico cinquanta volte più numeroso, non avrebbe esitato un solo istante a gettarsi sulle punte delle baionette, per aprirsi un passaggio a qualunque costo; ma ora che amava, ora che sapeva di essere riamato, ora che quella divina creatura forse lo seguiva ansiosamente cogli sguardi, non voleva commettere una simile pazzia, che poteva costargli la vita ed a lei chissà quante lagrime.
Bisognava tuttavia aprirsi un passaggio per raggiungere la foresta e di là il mare, suo unico scampo. — Ritorniamo — disse. — Poi vedremo.
Risalì le scale, senza essere stato scorto dai soldati e rientrò nel salotto, col kriss in pugno.
Il lord era ancora là, accigliato, colle braccia incrociate; la giovane lady invece era scomparsa.
— Signore — disse Sandokan, avvicinandogli. — Se io vi avessi ospitato, se io vi avessi chiamato amico e poi scoperto per un mortale nemico, vi avrei additata la porta, ma non vi avrei teso un vile agguato. Laggiù, sulla medesima strada che io dovrò percorrere, vi sono cinquanta, forse cento uomini, pronti a fucilarmi; fateli ritirare e mi si lasci libero il passo.
— Questa invincibile Tigre ha dunque paura? — chiese il lord, con fredda ironia.
— Paura io? No davvero, milord, ma qui non si tratta di combattere, ma di assassinare un uomo inerme.
— Ciò non mi riguarda. Uscite, non disonorate più oltre la mia casa o per Iddio.
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Sandokan Sandokan Tigre Iddio
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