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      Il pirata cerca di raggiungere la costa settentrionale dell'isola, non vi è più da ingannarsi.
      — Allora noi abbiamo seguito una falsa traccia!...
      — No, amici, — disse Sandokan, — gli è che il pirata ci ha abilmente giuocati.
      — In quale modo? — chiese il più attempato dei due soldati.
      — Risalendo verso il nord, seguendo il letto d'un torrente, il furbo ha lasciato le sue orme nei boschi, fingendo di fuggire verso l'est, poi invece è ritornato indietro.
      — Che cosa dobbiamo fare, ora?
      — Dove sono i vostri compagni?
      — Battono la foresta a due miglia da qui, avanzandosi verso l'est.
      — Tornate immediatamente indietro e date loro l'ordine di dirigersi, senza perdere tempo, verso le spiagge settentrionali dell'isola. Spicciatevi; il lord ha promesso cento sterline ed un grado a chi scoprirà il pirata.
      Non ci voleva di più per allettare i due soldati. Raccolsero precipitosamente i fucili, si cacciarono in tasca le pipe che stavano fumando e, salutato Sandokan, s'allontanarono rapidamente, scomparendo sotto gli alberi. La Tigre della Malesia li seguì collo sguardo fin che potè; poi tornò a cacciarsi in mezzo alla macchia, mormorando:
      — Finché mi sbarazzano la via io posso fare una dormita di qualche ora. Più tardi vedrò cosa potrò fare.
      Bevette alcuni sorsi di whisky, essendo piena la fiaschetta di Willis, mangiò alcune banane che aveva raccolto nella foresta, poi appoggiò la testa su di un fascio d'erbe e si addormentò profondamente, senza più occuparsi dei suoi nemici. Quanto dormì? Certamente non più di tre o quattro ore, poiché quando aprì gli occhi il sole era ancora alto.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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