Il lord l'accusava di aver favorito la vostra fuga... ed ella invocava pietà per voi.
— Povera fanciulla! — esclamò Sandokan mentre una rapida commozione alterava i suoi lineamenti. — L'odi, Yanez?
— Continua — disse il portoghese al soldato. — Bada però di dire il vero poiché tu rimarrai qui fino al nostro ritorno da Labuan. Se avrai mentito non sfuggirai alla morte.
— È inutile che io v'inganni — rispose il caporale. — Riuscito infruttuoso l'inseguimento, noi restammo accampati presso la villa per proteggerla contro il possibile assalto dei pirati di Mompracem.
«Correvano delle voci poco rassicurabili. Si diceva che dei tigrotti erano sbarcati e che la Tigre della Malesia stava nascosta nei boschi, pronta a piombare sulla villa e a rapire la fanciulla.
«Cosa sia poi avvenuto, io lo ignoro. Devo però dirvi che lord Guillonk aveva preso gli accordi opportuni per ritirarsi a Vittoria, sotto la protezione degli incrociatori e dei forti.»
— Ed il baronetto Rosenthal?
— Sposerà fra breve lady Marianna.
— Hai detto?... — gridò Sandokan, scattando in piedi.
— Che egli vi prenderà la fanciulla.
— Vuoi ingannarmi?
— A quale scopo? Vi dico che fra un mese quel matrimonio si farà.
— Ma lady Marianna detesta quell'uomo.
— Cosa importa a lord Guillonk?
Sandokan mandò un urlo di belva ferita e barcollò, chiudendo gli occhi. Uno spasimo tremendo aveva scomposto il suo volto.
S'avvicinò al soldato e scuotendolo furiosamente, gli disse con voce sibilante:
— Tu non mi hai ingannato, è vero?
— Vi giuro che ho detto la verità...
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