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      Tieni il fucile armato e gli occhi fissi sulla cinta.
      — Non temete, sergente — rispose colui che era stato chiamato Bob.
      — Credete che abbiamo proprio da fare colla Tigre della Malesia?
      — Quell'audace pirata si è pazzamente innamorato della nipote di lord Guillonk, un bocconcino destinato al baronetto Rosenthal, e puoi immaginarti se quell'uomo rimarrà tranquillo. Io sono sicurissimo che questa notte ha tentato di rapirla, malgrado la sorveglianza dei nostri soldati.
      — E come ha fatto a sbarcare senza che sia stato veduto dai nostri incrociatori?
      — Avrà approfittato dell'uragano. Si dice anzi che dei prahos sieno stati veduti a veleggiare al largo della nostra isola.
      — Quale audacia!...
      — Oh!... Ne vedremo ben altre! La Tigre della Malesia ci darà da fare, te lo dico io, Bob. È l'uomo più audace che io abbia conosciuto.
      — Ma questa volta non ci sfuggirà. Se si trova nel parco non uscirà così facilmente.
      — Basta: al tuo posto, Bob. Tre carabine ogni cento metri possono essere sufficienti ad arrestare la Tigre della Malesia ed i suoi compagni. Non scordarti che ci sono mille sterline da guadagnare se noi riusciamo a uccidere il pirata.
      — Una bella cifra in fede mia — disse Yanez, sorridendo. — Lord James ti valuta molto, fratellino mio.
      — Aspettino di guadagnarle — rispose Sandokan. Si alzò e guardò verso il parco.
      In lontananza vide dei punti luminosi apparire e scomparire fra le aiuole. I soldati della villa avevano perdute le tracce dei fuggiaschi e cercavano a casaccio, aspettando probabilmente l'alba per intraprendere una vera battuta.


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Le Tigri di Mompracem
di Emilio Salgari
pagine 343

   





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