— Ah! Se potessi rapirla! — mormorò, fissando ardentemente il lume che brillava attraverso l'inferriata.
Fece ancora tre o quattro passi tenendosi curvo al suolo, onde non farsi scoprire da qualche soldato che poteva trovarsi imboscato in quei dintorni, poi si arrestò nuovamente.
Aveva scorto un'ombra passare dinanzi al lume e le era sembrata quella della fanciulla amata.
Stava per slanciarsi innanzi, quando abbassando gli sguardi vide una forma umana ferma dinanzi alla porta della palazzina. Era una sentinella che stava appoggiata alla sua carabina.
— Che mi abbia scorto? — si chiese.
La sua esitazione durò un solo istante. Aveva ancora veduto l'ombra della fanciulla ripassare dietro l'inferriata.
Senza badare al pericolo si slanciò innanzi. Aveva fatti appena dieci passi quando vide la sentinella imbracciare rapidamente la carabina.
— Chi vive? — gridò.
Sandokan si era arrestato.
IL FANTASMA DELLE GIACCHE ROSSELa partita ormai era irrimediabilmente perduta, anzi minacciava di diventare seriamente pericolosa pel pirata e pel suo compagno.
Non era da presumersi che la sentinella stante l'oscurità e la distanza avesse potuto scorgere distintamente il pirata che erasi prontamente nascosto dietro un cespuglio, però poteva abbandonare il posto e andarlo a scovare o chiamare altri compagni.
Sandokan comprese subito che stava per esporsi ad un grande pericolo, perciò invece di avanzare rimase immobile dietro a quel riparo. La sentinella ripetè l'intimazione, poi non ricevendo alcuna risposta fece qualche passo innanzi piegandosi a destra ed a sinistra per meglio accertarsi cosa si nascondeva dietro al cespuglio; poi, ritenendo forse di essersi ingannato, tornò verso la palazzina mettendosi a guardia dell'entrata.
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