Bah! Avremo uomini bastanti per sgominare la scorta del lord. Va', Paranoa e sii lesto.
— Sfido un cavallo.
Il pirata partì colla velocità di una freccia. Yanez accese una sigaretta poi si sdraiò sotto un superbo arecche fumando tranquillamente. Non erano trascorsi venti minuti quando vide avanzarsi a passo accelerato Sandokan. Era accompagnato da Paranoa e da quattro altri pirati armati fino ai denti.
— Yanez, amico mio! — esclamò Sandokan, precipitandoglisi incontro. — Quanto ho tremato per te!... L'hai veduta? Parlami di lei, fratello mio!... Raccontami!... Io ardo dalla curiosità!
— Corri come un incrociatore — disse il portoghese, ridendo. — Come vedi ho compiuta la mia missione da vero inglese, anzi da vero parente di quel furfante di baronetto. Che accoglienza, mio caro!... Nessuno ha dubitato un solo istante di me.
— Nemmeno il lord?
— Oh!... Lui meno di tutti! Ti basti sapere che mi aspetta a cena.
— E Marianna?...
— L'ho veduta e l'ho trovata così bella da farmi girare il capo. Quando poi l'ho veduta piangere...
— L'hai veduta a piangere!... — gridò Sandokan con accento che aveva dello strazio. — Dimmi chi è stato a farle spargere delle lagrime!... Dimmelo ed io andrò a strappare il cuore a quel maledetto che ha fatto piangere quei begli occhi!...
— Diventi idrofobo, Sandokan?... Ella ha pianto per te.
— Ah!... Sublime creatura! — esclamò il pirata. — Raccontami tutto Yanez, te ne prego.
Il portoghese non se lo fece dire due volte e gli narrò quanto era avvenuto prima fra lui ed il lord e quindi colla fanciulla.
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