Ormai non vi era più da dubitare sulle loro intenzioni. Volevano frapporsi fra i velieri e la costa per impedire a quelli di cercare un rifugio in qualche seno ed in qualche baia e costringerli a prendere il largo per poi assalirli in pieno mare.
Sandokan, accortosene, aveva mandato un urlo di rabbia.
— Ah! — griḍ. — Volete darmi battaglia? Ebbene, l'avrete!
— Non ancora fratellino — griḍ Yanez che era salito sulla prora del suo legno.
— Muoviamo al largo e cerchiamo di passare fra quei due avversari.
— Ci raggiungeranno, Yanez. Il vento è ancora debole.
— Tentiamo, Sandokan. Ohe! Alle scotte voi e viriamo all'ovest! I cannonieri ai loro posti!
I tre velieri un istante dopo cambiavano rotta, dirigendosi risolutamente verso l'ovest.
I due vascelli, quasi si fossero accorti di quell'audace manovra, avevano quasi subito cambiata pure direzione, muovendo al largo.
Certamente volevano prendere in mezzo i tre prahos prima che potessero appoggiare su qualche altra isola.
Credendo peṛ che muovessero in quella direzione per puro caso, Sandokan e Yanez non cambiarono rotta, anzi ordinarono ai loro equipaggi di spiegare alcuni stragli per cercare di guadagnare maggior via.
Per venti minuti i tre velieri continuarono ad avanzarsi, tentando di sfuggire alla stretta dei due vascelli da guerra, i quali tendevano a riunirsi. Tutti i pirati non staccavano i loro sguardi dai fanali, cercando d'indovinare la manovra dei nemici. Erano peṛ pronti a far tuonare i cannoni ed i fucili al comando dei loro capi.
| |
Yanez Yanez Sandokan Sandokan Yanez
|