— E Marianna si trova a bordo di questa nave?
— Sì, Tigre della Malesia.
— Non è stata trasbordata sulla cannoniera?
— Credo che la cannoniera navighi ormai sott'acqua — disse Juioko.
— Vuoi dire?
— Che è stata colata a fondo.
— Da Yanez?
— Sì, capitano.
— Allora Yanez è ancora vivo.
— Poco prima che mi trascinassero qui, vidi ad una grande distanza il suo praho fuggire a tutte vele spiegate.
«Durante la nostra pugna aveva messo fuori combattimento la cannoniera, frantumandole le ruote, poi l'ha incendiata. Ho veduto le fiamme alzarsi sul mare ed ho udito, poco dopo, un lontano rombo. Doveva essere la santabarbara che scoppiava.»
— E dei nostri, non è fuggito nessuno?
— Nessuno, capitano — disse Juioko con un sospiro.
— Tutti morti! — mormorò Sandokan con cupo dolore, prendendosi fra le mani la fronte. — E tu hai veduto a cadere Singal, il più prode ed il più vecchio campione della pirateria.
— È stramazzato al mio fianco con una palla di spingarda nel petto.
— E Sangan, il leone delle Romades?
— L'ho veduto cadere in mare colla testa sfracellata da una scheggia di mitraglia.
— Quale massacro!... Poveri compagni!... Ah!... Triste fatalità pesava sulle ultime tigri di Mompracem!
Sandokan tacque, immergendosi in dolorosi pensieri. Per quanto si reputasse forte, si sentiva finalmente accasciato da quel disastro che gli era costato la perdita della sua isola, la morte di quasi tutti i prodi che l'avevano fino allora seguito in cento battaglie, e da ultimo la perdita della fanciulla amata. In un tale uomo però lo scoramento non doveva durare molto.
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