— Ho preso semplicemente delle precauzioni.
      — Eppure sono inerme, signore.
      — Ma non pi๙ incatenato, mi pare.
      — Non sono uomo da tenere a lungo le catene ai polsi.
      — Una bella forza, in fede mia, signore.
      — Lasciate le chiacchiere, signore e ditemi cosa volete.
      — Sono stato qui mandato per vedere se avevate bisogno di qualche cura.
      — Non sono ferito, signore.
      — Pure avevate ricevuto una mazzata sul cranio,
      — Che il mio turbante ่ stato sufficiente a riparare.
      — Quale uomo! — esclam๒ il tenente, con sincera ammirazione.
      — Avete finito?
      — Non ancora, Tigre della Malesia.
      — Ors๙, cosa volete?
      — Mi ha mandato qui una donna.
      — Marianna? — grid๒ Sandokan.
      — S์, lady Guillonk — riprese il tenente.
      — ศ viva, ่ vero? — chiese Sandokan, mentre un'ondata di sangue gli montava in viso.
      — S์, Tigre della Malesia. Io l'ho salvata nel momento in cui il vostro praho stava per inabissarsi.
      — Oh!... Parlatemi di lei ve ne prego!...
      — A quale scopo? Io vi consiglierei di dimenticarla, signore.
      — Dimenticarla! — esclam๒ Sandokan. — Oh!... Mai!...
      — Lady Guillonk ่ perduta per voi. Quali speranze potete avere ancora?...
      — ศ vero — mormor๒ Sandokan, con un sospiro. — Io sono un uomo condannato a morte, ่ vero?
      Il tenente non rispose, ma quel silenzio valeva quanto un'affermazione.
      — Cos์ era scritto — rispose Sandokan, dopo alcuni secondi. — Le mie vittorie dovevano fruttarmi una morte ignominiosa. Dove mi conducete?
      — A Labuan.
      — E mi appiccherete?
      Anche questa volta il tenente rimase silenziosa.
      — Potete dirmelo francamente — disse Sandokan.