Procurerai di lasciarci senza amaca e senza palla ai piedi, e cercherai di gettare qualche galleggiante in mare onde ci possa poi giovare e possibilmente vedrai di nascondere qualche arma sotto le nostre vesti. Mi hai compreso bene?
— Ho scolpito tutto nella mia memoria, Sandokan. Ma dopo dove andrai?
— Ho la certezza che Yanez ci segue ed egli ci raccoglierà. Poi radunerò armi e pirati e verrò a liberarti, dovessi porre Labuan a ferro e fuoco ed esterminare i suoi abitanti.
Si arrestò cacciandosi le unghie nelle carni.
— Maledetto sia il dì in cui mi chiamai la Tigre della Malesia, maledetto sia il giorno in cui divenni vendicatore e pirata, scatenando su di me l'odio dei popoli che si frappone, come orribile spettro, fra me e questa divina fanciulla!... Se non fossi mai stato l'uomo sanguinario, almeno non sarei stato incatenato a bordo di questo legno, né trascinato verso il patibolo, né mai diviso da questa donna che così immensamente amo!
— Sandokan!... Non parlare così.
— Sì, hai ragione, «Perla di Labuan». Lascia che ti contempli un'ultima volta — disse vedendo il tenente alzarsi e avvicinarsi.
Sollevò il biondo capo di Marianna e la baciò in viso come un forsennato.
— Quanto ti amo, sublime creatura!... — esclamò egli, fuori di sé. — E bisogna separarci!...
Soffocò un gemito e si terse rapidamente una lagrima che gli rotolava sulla bruna guancia.
— Parti, Marianna, parti — disse bruscamente. — Se tu rimanessi, io piangerei come un fanciullo!
— Sandokan!... Sandokan!...
Il pirata si nascose il viso fra le mani e fece due passi indietro.
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