Pagina (77/161)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
     
     
      XXVI.
     
      Seppesi la venuta de' Legati da que' Romani che valorosamente difendevano Cirta; e nella grandezza del popol Romano affidati, stimarono potersi arrendere sicuramente; e quindi consigliarono Aderbale di pattuire soltanto per se stesso la vita, e di lasciare del rimanente la cura al Senato. Aderbale, non già ch'egli punto fidasse nella parola di Giugurta, ma temendo che da lui confutato il consiglio di que' Romani non si cangiasse in comando, si arrese. Giugurta, fattone prima ferocissimo strazio, lo uccide: quindi tutti i giovani Numidi e i trafficanti coloni alla rinfusa, come se presi in battaglia, a fil di spada egli manda.
     
     
      XXVII.
     
      Saputasi in Roma la strage di Cirta, e cominciatosi a discutere in Senato l'affare, quelli che erano venduti al Re, con raggiri preghi e querele pur anche, tentarono procrastinando scemare l'atrocità di un tal fatto. E se Cajo Memmio, Tribuno eletto della plebe, aspro nemico de' nobili, non dimostrava al popolo questi indugi esser l'arte de' pochi faziosi che impunito volevano lo scellerato Giugurta, tutta la vendetta svanivasi in mere parole: cotanto poteva il favore e l'oro del Re. Ma, conscio delle proprie colpe il Senato, temendo del popolo, a tenore della legge Sempronia ripartiva le provincie fra i Consoli Publio Scipione Nasica e Lucio Bestia Calpurnio. Al primo l'Italia, al secondo toccò la Numidia. Arruolasi tosto un esercito per l'Affrica; si assegnano denari per mantenervelo, e per l'altre spese della guerra.
     
     
      XXVIII.
     
      Giugurta all'inaspettata novella, non potendosi pur dissuadere che tutto in Roma non si comprasse, spedisce con due suoi fidi il proprio figliuolo al Senato; addottrinando anche questi con l'arti stesse, per cui gli altri primi comprata gli aveano l'impunità dell'eccidio d'Jemsale: anzi a dismisura allargandole; ordina loro di assalire con l'oro ogni uomo in Roma esistente.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

C. Crispo Sallustio tradotto da Vittorio Alfieri
di Gaius Sallustius Crispus
1807 pagine 161

   





Legati Romani Cirta Romano Aderbale Senato Giugurta Romani Numidi Roma Cirta Senato Cajo Memmio Tribuno Giugurta Senato Sempronia Consoli Publio Scipione Nasica Lucio Bestia Calpurnio Italia Numidia Affrica Roma Senato Jemsale Roma