L’epoca grande, così feconda e perciò così degna di studio, ebbe appunto questo grande cronista in Marino Sanuto.
Con lunga e meravigliosa preparazione di studio e di opera, il Sanuto nei preziosi suoi Diarii in cinquantaotto volumi, dal 1496 al 1533, ci ha conservati e trasmessi tutti questi importanti ragguagli di quell’epoca fortunosa, importantissima nella storia del mondo: non solo perché l’autore interveniva nei consigli della Repubblica di Venezia, che più di ogni altro Stato, per istituto, per tradizione e per necessità politica voleva essere di tutto informata, e prendeva nota, non del tutto sommaria, di quanto vi si veniva leggendo, discutendo, deliberando; ma anche perché aveva ottenuto dal Consiglio dei Dieci licenza di leggere le carte segrete, e, quando l’importanza del suo lavoro quotidiano fu più conosciuta, gli venivano ufficialmente comunicate quelle lettere, «che sono avvisi di nuove occorenti in diverse parti del mondo, sicome di giorno in giorno venirano da [10] Oratori ovvero Rettori nostri, a ciò possa comporre detti Diarii fondatamente»(1).
Se anche i Diarii, di Marino Sanuto ci avessero conservato soltanto questi documenti, sarebbero certamente di una preziosità inestimabile. Ma essi sono altresì una miniera inesauribile di notizie importanti, raccolte quotidianamente con ogni minuta cura e con grande acume, per la storia dei costumi, delle arti, della letteratura, del commercio, dell’economia politica, di tutte insomma quelle manifestazioni che rivelano la vita intima dell’epoca, così necessaria a conoscere e pure così difficile a cogliere e rappresentare con verità. Essi offrono risposta a tutte le domande, soddisfazione a tutte le curiosità storiche di qualunque grande o piccolo avvenimento e di ogni personaggio dell’importante periodo cui si riferiscono.
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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1898
pagine 165 |
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