Con compiacenza notava nei Diarii l’acquisto di codici e stampe rare: una magnifica Bibbia, alcune opere di Lutero proibite(193). La famosa cronaca dell’Altinate apparteneva alla libreria del Sanuto(194).
[56] Se per scrivere la storia si deve far tesoro dei documenti di Stato, delle cronache e delle monografie particolari, il Sanuto, per la stessa sua condizione politica, era in grado di farne raccolta; ma poiché lo storico non può trascurare lo studio della pubblica opinione dei contemporanei, in gran parte anche allora manifestata dalle poesie politiche, alla macchia, le quali nelle varie forme aristocratiche, borghesi e popolari riflettono i sentimenti che agitano gli animi nelle lotte della vita pubblica, il Sanuto giovandosi dei numerosi amici che avea in ogni luogo, poté raccogliere per la sua biblioteca anche una quantità non indifferente di poesie popolari, di epigrammi e di satire dei suoi tempi, che in parte inserì nelle sue opere, particolarmente nei Diarii, e tutte riunì in preziose collezioni che si conservano ancora, scritte di sua mano e nel maggior numero inedite(195).
Avea anche raccolto nella sua biblioteca una serie, che al suo tempo dovea essere meravigliosa, di quadri e disegni, rappresentanti le foggie diverse delle principali nazioni europee, le varietà etnografiche delle razze viventi, portolani, carte geografiche, topografie, inscrizioni ecc.(196)
Alberto Pico della Mirandola che la visitò nel 1511, vi ammirò particolarmente un mappamondo che dovea essere una novità in quell’epoca in cui svolgevansi le grandi scoperte marittime.
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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1898
pagine 165 |
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