Ricuperata Verona, e giunte al termine le guerre originate dalla lega di [69] Cambrai il Sanuto tenne uno splendido discorso in Senato sulla elezione dei nuovi rettori da mandare nelle città riacquistate(218). Altra e non meno eloquente arringa fece(219) per consigliare la buona amicizia coi Turchi a bilanciare la gelosa inframmettenza delle potenze europee. In questa arringa è notevole un concetto caratteristico, opposto a chi sosteneva non potersi pensare a nuove spese per la ristrettezza del pubblico erario: «No stemo, per non haver danari, dal prender una cosa, si ha a esser utile, perché, poi presa, i denari se trova, come è stà in questa passata guerra, che è stà un miracolo» concludendo «che cussì come sotto questo Serenissimo Principe, la Divina Maestà, ha conservà questo Stato, da tutti li Principi Christiani collegati a la pernitie sua, cussì, se non faremo movesta, ne conserverà da Turchi: per tanto tenimo questo Turco per amigo»(220). Così, malgrado egli fosse solo contro tutto il Collegio, fece sospender la parte di mandar Giacometto da Novello in Famagosta con 300 provvisionati, «per non dar ombra alla Porta ottomana»(221).
Parlò anche in Pregadi sulle norme da seguire pei prestiti che si andavano contraendo(222); sul dazio della spina(223); sulla materia del Cottimo e dei mercanti di Damasco(224); sui sindaci di Dalmazia(225); sui diritti della comunità di Asola(226).
Si oppose alla domanda degli oratori bresciani, che voleano la restituzione di ducati 17 mila, dati agli spagnuoli per la consegna di Gedi e Malpaga, e li persuase ad accontentarsi di ducati duemila(227). Parlò due volte, contro tutto il Collegio, sul rilascio del prigioniero conte Francesco di Frangipane(228); e sulla elezione dei Savi alla correzione delle leggi(229). E con tutto il vigore inspiratogli dalla dignità e dall’interesse del patrio commercio sostenne doversi continuare il periodico viaggio delle galere di Fiandra, contro il parere dei Savi che [70] riputavano la spesa superiore al beneficio, e voleano sospenderlo almeno per un anno.
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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1898
pagine 165 |
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