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      .. per il che parendomi di voler obedirlo et non pretermeter quello che conosco sarà a li posteri di gran beneficio, honor grandissimo alla patria [116] mia et di me memoria eterna, ho deliberato seguitare el mio quotidiano scriver in forma de diaria».
     
      E quindi nel vol. XXXI(436):
     
      «Volendo io finir di scriver la historia mia già cresciuta efemerida in libri numero vintiotto e più, fui pregato da soa Serenità e dalla Ill.ma Signoria a voler sequitare le principiate fatiche, già laboriose alla età mia ch’è di anni 55 et mesi do compidi. Tamen per el parentà ho con questo Serenissimo et venturoso Principe et la benevolentia che sempre Soa Serenità mi ha portato, ho deliberato sequitar il rozzo, inhornato et basso stile mio, et per giornata descriver il successo dei tempi... perché poi si meterà nella ordita et ben tessuta mia historia a honor di questo excelentissimo Stato et memoria a li posteri miei venitiani».
     
      E successivamente al principio del volume XXXVIII(437).
     
      «Ma considerando che saria gran nota a chi ha scripto, et li presenti si haviano gran causa di dolersi di me, et quelli vegnirano in qualche cognitione di le cosse che occorrono non potranno far di meno di dir: mal ha fatto questui non continuar, li successi et lassar l’opera imperfecta. Per le qual cosse et hessendo persuaso da molti che laudano la fatica mia, ancora che non habbi la provision annual del Stato per scriver res gestas, come ha altri, che nulla scrive et mancho ha scrito et la provision di ducati 200 all’anno li corre, ho deliberato domino concedente continuar in la mia pristina e continuata fatica di scriver.


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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1898 pagine 165

   





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