La Deputazione quindi si limitò ad aiutare l’edizione, coll’acquisto, per conto proprio, di 50 esemplari dell’opera, confidando che il Governo, le biblioteche italiane ed estere e gli associati l’avrebbero resa possibile.
Rinaldo Fulin, Federico Stefani, Nicolò Barozzi e Guglielmo Berchet, insieme al tipografo sig. Marco Visentini, assunsero a queste condizioni la costosa edizione, sobbarcandosi ad ogni fatica e ad ogni spesa.
Da principio il Ministero dell’Istruzione Pubblica accordò un annuo sussidio di lire tremila, sul capitolo VII del Bilancio. Certamente la pubblicazione dei Diarii del Sanuto, prescindendo dalla sua grande importanza, aveva tutte le condizioni volute per godere il beneficio di quel capitolo, che contempla appunto incoraggiamenti a pubblicazioni, le quali per la loro mole, il loro costo e la difficoltà della loro diffusione meritano di essere sussidiate; ma pur troppo il sussidio durò brevissimo tempo, e dopo i primi quattro anni fu cancellato del tutto dal Bilancio [129] della Pubblica Istruzione per ragioni di economia. Parimenti andarono diminuendo gli associati, per morte o vicende, rendendosi sempre più difficile la loro sostituzione, dacché di mano in mano che l’opera progrediva, ne diveniva più costoso l’acquisto, mentre si manteneva sempre difficile ed incerto il suo compimento. Ma era una questione d’onore — e gli editori, una volta assunta la responsabilità del poderoso lavoro, in mezzo, deve pur dirsi, all’incredulità generale che l’opera potesse condursi a compimento, vi si dedicarono con sempre maggiore lena, malgrado ogni sorta di ostacoli, ed ebbero finalmente la soddisfazione, dopo 25 anni di non interrotta fatica, di portarla a fine.
| |
I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1898
pagine 165 |
|
|
Deputazione Governo Fulin Federico Stefani Nicolò Barozzi Guglielmo Berchet Visentini Ministero Istruzione Pubblica Bilancio Diarii Sanuto Bilancio Pubblica Istruzione
|