... Gli attori stessi parlano ed operano, e sono ritratti dal vero, a cominciare dal modo ond’era vestito Massimiliano imperatore quando venne in Italia nel settembre 1496, fino alle informazioni più segrete intorno a certe malattie d’illustri personaggi. Molti particolari che gli storici accennano o punto o meno, quivi sono ricordati con una inesauribile ricchezza e varietà che fa vivere il lettore in mezzo a quei tempi».
Michele Amari, ebbe la bontà di scrivere agli editori: «che non vi può essere opera più degna di premio, né editori che più lo meritino, per lo zelo scientifico col quale si sono messi all’impresa».
Ruggero Bonghi: «È di somma importanza che la pubblicazione del Sanudo continui ed avanzi sollecitamente».
Domenico Berti, la encomiava in Italia. Il Gregorovius, il Burchard all’Estero. Henry Yule se ne fece patrocinatore in Inghilterra, come Leopoldo Ranke se ne era fatto in Germania.
Il Congresso storico di Napoli nell’adunanza del 23 settembre 1879 deliberava «di applaudire alla ardimentosa iniziativa della stampa dei Diarii di Marino Sanuto, promossa dalla Deputazione veneta di Storia patria, raccomandandola caldamente alle altre Società in modo che tale pubblicazione, la quale interessa la storia di tutta Italia e dell’Europa, possa compiersi sollecitamente».
Il Congresso storico di Milano pure la raccomandava vivamente.
Il Terzo Congresso internazionale geografico del 1881 le conferiva il massimo diploma d’onore.
E al Congresso internazionale letterario del 1887, Giuseppe De Leva, nel suo magistrale discorso intorno a Marino Sanuto, così esprimevasi:
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I Diarii
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1898
pagine 165 |
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