A Zenoa era ancora d. Johan Emanuel orator yspano, et Zorzi Negro segretario nostro con domino Coradolo Stanga prothonotario comissario dil ducha de Milano: et il governo di quella terra li Adorni haveano. Et in questi zorni, havendo il re di Franza mandato ivi tre oratori, zoè monsignor Peron di Basser, monsignor Stephano di Neve et il conte di Niza, per far armar alcune nave per mandarle in ajuto di le sue zente in reame, unde essendo a quello governador et anciani persuaso per parte di la liga non volesse lassar far ivi a francesi alcuna armata, sono di Zenoa dicti oratori licentiati; i qualli al suo re andono. Adoncha Zenoa restoe in amicitia con la liga; per la qual cossa a' venitiani fo necessario far fanti et tenirli in ditta cità, spendendo ducati 2500 al mexe in dicti fanti, chome dirò di sotto: et il secretario nostro ivi restoe, et stava in una caxa che la comunità li dava, et pagaveli per fitto di la caxa et massarie ducati 25 al mexe: et molto era da' zenoesi honorato sempre.
Zuam Jacomo di Traulzi, stato in questo tempo in Aste, andò a Lion a trovar il re; el qual era di malavoja per la morte di suo fiul el signor dolfin, primario et unico; unde per questo fo divulgato esso re per questo anno non esser per vegnir in Italia, per caxon de non haver eriedi.
Antonio Maria di S. Severino, hessendo in questi tempi stato a Mantoa, non havendo successo l'acordo che lui fece di esser a stipendio del re di Franza, per caxon che 'l ducha de Milano lo messe in desgratia con dicto re, unde si stava malcontento a Mantoa, pur in questo mese el re li mandò denari et volse che il soldo corresse.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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