Pagina (5/756)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Le zente loro, per esser inverno, stava a li alozamenti, ma pur volevano a tempo nuovo rehaver Pisa, et capo di le sue zente era d. Francesco Secho.
     
      A Napoli, per lettere di 3 di zener, se intese come re Ferdinando, hessendo con le zente per voler comenzar a recuperar il regno, acadete che discoperse uno tratato dil castelan di Sarno che lo voleva pigliare per proditionem et darlo in man de' francesi; ma, Deo volente, fugite tal pericolo. Ma francesi in questo tempo si stava a la campagna, et hessendo a campo a San Severino, con li custodi patizono di rendersi, et cussì a dì 10 dita terra si rese a' francesi. La qual era fortissima, et fo mala nova a re Ferrando et pessima tenuta in questa terra.
     
      A Mantoa, uno Vicenzo de Laudato secretario di re Ferandino sopranominato, essendo ivi andato exortar il marchexe a dar favore al suo re, el qual fece 500 elemani et li mandono verso Napoli. Et in questo carlevar ivi a Mantoa fu fatto assà zostre et bagordi, et cussì etiam a Ferara, unde el ducha mandoe per esso marchexe suo zenero che ivi dovesse con la moglie andarvi, el qual marchexe li scrisse manderia la moglie, et non vi volse andar per non dar sospetto a la Signoria nostra, perché el prefato ducha stava pur in la opinione di esser francese, et per tuta Ferara si andava vestiti con habiti francesi, e tutti cridava Franza, et suo fiul don Ferante in Franza col re vi stava, et questa medema fantasia havia el signor Zuam Francesco di Gonzaga, barba dil marchexe di Mantoa, di voler esser tutto francese.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





Pisa Secho Napoli Ferdinando Sarno Deo San Severino Ferrando Mantoa Vicenzo Laudato Ferandino Napoli Mantoa Ferara Signoria Ferara Franza Ferante Franza Zuam Francesco Gonzaga Mantoa