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      Et per cautione di la spesa dovesseno nostri haver tre terre in la Puja, videlicet Trane, Brandizo et Otranto, le qual tre terre dava de intrada al re ducati 28 milia al anno, et che si potesse mandar rectori et custodi. Et cussì, expedito ditto acordo in quella sera, fo spazato litere a Hironimo Zorzi cavalier orator nostro a Roma, et a Napoli, sì per che se intendesse il bon voller di la Signoria nostra in ajutar Ferandino et spender li soi danari senza alcuna utilità, et a Roma fo impetrato dal pontifice uno breve in ratification di li capitoli, el qual si have ad vota de consentimento de li reverendissimi cardinali, e questo perché ditte terre e tutta la Puja è censo di la Chiesia. Perhò nostri volseno esser cauti: et etiam il pontifice più volte persuadeva nostri a dar ajuto al prefato re. Ancora fo scrito a Ravena a Bernardo Contarini era provedador lì con 700 stratioti, che si ponesse in hordine per andar con ditti stratioti verso il reame, et [12] cussì li provisionadi con domino Francesco Grasso capitano di la citadela di Verona lhoro capo, fo ordinato seguisse tal camino. Et la sera sequente, d. Hironimo de Totavila conte di Sarno orator di dito re di Napoli di qui se partì per andar dal suo re, al qual per spexe fo convenuto darli duc. 300 per levarse. Et poi, a dì 21, nel ditto consejo de pregadi, a requisition dil re, fo decreto che 'l marchexe di Mantoa capitano zeneral nostro andar dovesse in reame con le sue zente; et le altre zente d'arme fonno mandate sarano scripte di soto.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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