[17] Il conte di Petigliano, hessendo a Gedi mia 10 di Brexa, in questo mexe li fu cavato di la scheta (?) la ballota di fero(1) che li fo trata hessendo in campo al assedio di Novara, et li soi figlioli, che erano a soi castelli vicino a Roma, fecero gran festa et dimostratione di leticia ecc.
[1496 01 30]A dì 30 zener, nel consejo di pregadi, hessendo stato assai Hironimo Zorzi cavalier orator nostro a Roma, fu electo in loco Suo Nicolò Michiel dotor et cavalier. Era stato orator a Napoli a Ferando vechio, et benché excusar si potesse perché era capo dil consejo di X, tamen per servir la republica tal provincia acceptoe, et a dì 7 di mazo gionse a Roma, come dirò di sotto.
A dì 19 dito, Marco Dandolo dotor et cavalier, destinato oratore a Milano di questa terra, partite per andar a la sua legatione in loco di Hironimo Lion cavalier. Era stà electo savio a terraferma, et se li servava l'oficio.
A dì 25 dito, gionse in questa terra d. Octaviano de Vico Merchà fratello di domino Coradino schalcho general dil ducha, oratore mandato a questa Signoria a starvi in loco di domino Thadeo de Vico Merchà. Et venuto per Po, li fo mandato alcuni patricii contra per honorarlo, et do zorni dapoi fo a l'audientia, notificando la vera benivolentia et amore portava il suo signor a questa illustrissima Signoria, et la unione volleva havere sempre. Et l'altro oratore, poi che vi stete con questo nuovo alquanti zorni per dare informatione di la terra, tolto licentia dal principe et Signoria, a Milano ritornoe.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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