Ai qual ditto Hironimo Leono, non vollendo farli despiacer, li donò un paro di calze per uno et remandoli indriedo. Et referite il successo di la sua legatione, et fece molto debele le forze di questo ducha di Milano, et il mal animo si havia li populi, et come Marco Dandolo ivi a Milano era stà honorifice recevute, venendoli contra el ducha etc. Et introe savio a terraferma, perché cussì l'officio li era stà riservato.
Sumario di lettere di Napoli de dì 4 fevrer.
El re è col campo ad Avellino: li nimici pur a Evoli. Si dice vano in Puja. Taranto si crede sia stà soccorso. Menerino in Puja s'è rebellato, ch'è dil principe, e la rocha si tien e bombarda la terra. Di la presa di la nave di Gaeta fu vera. Etiam fu preso quel Spirito francese con 15 altri che si partì di Gaeta e andono a la Rocha Guielma, et da monsignor de Beulcher sono stà rechiamati (e) fo impedito el [39] camino. Questo Spirito, più animoso di altri, vollendo passar, da quelli de Itri fu preso. El principe è pur a Sessa. Li anzuini si mandano a Lipari. Eri note fu preso e portato in Castelnovo Antonio de Miletto era in campo, et questa note è stà portato presone el conte de Castro fo fiol dil duca di Nardò, cugnato dil cardinal Colona.
Sumario di lettere dil ditto consolo di Napoli, de dì 8 fevrer.
Il re scrive di Vellino, si dovea condur a Nosco mia 14 più in là. Li nemici è reducti a Conza per la ubertà dil loco. Taranto non c'è altro, poi che fu socorso. Don Cesare era a le Grotalie. Da Gaeta, quelli andò a la Rocha Guielma, dil dicto numero 300 sono ritornati a Gaeta.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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