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      Et zonto ditto signor a Ravena, de lì, a dì 8 marzo, si partì per andar in reame insieme col nostro ambasciadore, et fece la via di Romagna, perché quella di Toscana non era segura, come dirò di sotto. Ancora el conte Philippo di Rossi andò con la sua conduta di cavali 400 benissimo in hordine a Ravena, et poi andò seguendo il marchexe, et non andoe insieme per causa de li alozamenti; ma havia una bella compagnia.
     
      In questi giorni, per lettere di Roma di Hironimo Zorzi cavalier orator nostro, se intese come el pontifice solicitava molto i presidii, e questo perché el signor Virginio Orsini era zà andato verso l'Apruzo con 500 homini d'arme, 600 cavali lizieri e 1500 provisionati, per la qual cossa re Ferandino molto si dubitava, et a Roma fu parlato con la santità dil papa et oratori di la liga di tuorli e desviarli li homeni d'arme, con darli la mità più di quello haveano di soldo. Item, fo decreto che 'l signor Pandolfo di Rimano, era nostro soldato, etiam andar dovesse in reame; ma poi esso signor non andoe, dicendo non li pareva di lassar el suo stado senza di lui, maxime hessendo in qualche pericolo, et cussì non andoe et si mandò a excusar. È da saper che ditto signor Virginio, per ostaso e caution dil re di Franza, mandoe a Lione uno suo fiul natural chiamato Carlo, et questa era la potissima cagione che non volse aderirsi a voleri di la liga, et etiam per l'odio di la parte colonese, la qual questo anno era con la Chiesia e col re di Napoli contra il re di Franza, al contrario di quello fue l'anno avanti.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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