[81][1496 03 26]
A dì 26 marzo, nel consejo di pregadi, fo messo parte quasi per tutto il collegio et presa, che de caetero tutti li hebrei habitarano sotto il poter di la Signoria nostra debbi portar in cao bareta zalla, di ogni tempo, sì che il lhoro cao sia coverto, sotto pena di ducati 50 per ogni volta che sarano trovadi. Item, che più niuno hebreo possi star né haver domicilio in questa terra se non zorni 15 in uno anno, et stati li dicti zorni 15, habino uno anno di contumatia a potervi venire, et se in questo anno sarano trovadi, siano condanati etc., et che per li incanti si fano in Rialto, per l'oficio di soraconsoli, di pegni de Mestre, non possi vegnir se non uno hebreo di quel bancho, né altri hebrei vi possi star né comprar al dicto incanto. Item, che impresteno a Mestre volendo et non più in questa terra, licet per altre parte non potevano prestare. Per la qual cosa, zudei sono in gran confusione. La qual parte fo publicata a dì 28 ditto in Rialto, et mandata a publicar in tutte le terre nostre. Tamen, non molto da poi, fo conzà che quelli teneva banco potesse starvi, perché continue accadevano qualcossa a li soraconsoli.
Ancora fo preso, che tutti quelli che havevano castelli e terre a livello de la Signoria nostra per l'ofizio di le raxon vechie, dette alivelation fusse tajade et anulade, et che di novo si dovesse alivelarle etc.
[1496 03 28]A dì 28 ditto, fo el luni sancto, entrò la galea de Fiandra in questa terra, non senza lacrime de molti, considerando che le do sue conserve erano rote, et tutti li homeni anegati, et niuno scapolati.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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