D'indi partito, andoe a dì 3 marzo al Cesenadego insieme con Polo Capelo cavalier orator designato a la prefata regia majestà, et ivi have la comissione sua. Et esso signor volse ivi star tre zorni per aspectar le sue zente che veniva, et spazoe una lettera a Roma con uno messo al pontifice, pregando lo volesse contentar di far il fratello cardinale, justa le promissione facte. Andoe poi a Rimano, demum a Pesaro, et a dì 12 in Fano, non senza pioze et tempi cativissimi, poi a Fosinbruno, dove trovoe el ducha di Urbino suo cognato con la sorella madona Isabela sua moglie, el qual con la liga in quelli zorni era conzo. Et in Fano, da monsignor di Arles episcopo et governador ivi per la Chiesia, fue molto honorato, et poi andono a Chai, et a dì 16, a hore 18, montoe a cavalo per passar le alpe, et alozoe la sera a Caziano, et in camino fece pur qualche dimora, et a dì 19 introe in Fuligno. Dove, vedendo el pontifice non voleva compiacerli di la dimanda sua honesta, maxime havendo tante et cussì stricte recomandatione da la illustrissima Signoria nostra, zercha questo al pontifice etiam volleva exborsare ducati 16 milia, terminò mandar domino Febus di Gonzaga, figlio dil signor Zuan Francesco suo cusin zermano et molto in reputatione apresso a lui, el qual a Roma andasse et insieme con Hironimo Zorzi cavalier orator nostro si apresentasse a la santictà dil pontifice, et meter hordini necessarii per alozar in palazo, et l'ordine a le zente d'arme. Et in camino acadete a esso signor che convene dil suo far comprar di strami, cosa insolite e contraria a' poveri soldati.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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