Io vo pur excusando come meglio si pò questa longeza.
Sumario di lettere di 22 ditto.
La majestà dil re tornò hersera da caza con el legato et tutte do le reine, et al provedador mandò il conte di Sarno et monsignor Vilamarino, pregandolo che con l'armata di presente volesse a Gaeta condurse, perché le cosse di quella terra sono disposte per modo, che non dubita quella se habbi ad havere. El proveditor con bone parole si mostrò prompto e parato, e tolse a parlar con li soracomiti. E cussì questa matina, havendo con quelli rasonato, venero li dicti signori, et li rispose, me presente, con gajardo animo: far quanto la sua majestà desidera. Et per esser le galie mal in hordine, vol lasarne alcune et fornir lo resto, et questa matina si fusse stato bon tempo, si sarebbe spento fuori. Di biscoti c'è bisogno: benché disseno questa andata seria per cinque over sei zorni. Or tornati dicti dal re, fu contento et di continente cavalchò verso Benivento dove era il suo campo. Si sente di qui el signor Virginio esser a San Severo, et li viteleschi si doveano unire, che è male, e pur il marchexe molto tarda. E dubito di peggio che di la doana. 400 stratioti sono iti al signor don Cesare, ma li inimici sono potenti, et mi fa creder, perché vano avanti. El proveditor aspecta con desiderio li gripi con li biscoti et la nave Bragadina, che se intende sono a Messina.
[93]Sommario di lettera dil Ringiadori, data in Napoli a dì soprascrito.
A San Severo si trova Virginio Orsino, et al Guasto li viteleschi.
| |
I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
|
|
Sarno Vilamarino Gaeta Benivento Virginio San Severo Cesare Bragadina Messina Ringiadori Napoli San Severo Virginio Orsino Guasto
|