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      Al principe di Altemura erano venuti do capi de' sguizari con alcuni di lhoro, et si el principe di Salerno non veneria, si partirano tutti. El proveditor sta di mala voja non venendo il pane. Questa matina fo a l'oficio a Santa Maria di la Nova dove era l'orator yspano, non però insieme, e, venendo il basar di la croxe, li frati si apresentò al proveditor dicendoli che andasse. Sua magnificencia disse che tochava a l'ambasador preditto, e cussì mandò a dir a l'ambasador, el qual li fé risponder che cominziasse. El proveditor remandò a replicar, et cussì l'andò, et poi el proveditor enbrazò l'ambasador dicto, che più [101] non li havea parlato. E basata la croce, et nota fu el venere sancto, li disse dil partir dil marchexe di Roma, e li piaque e ritornorono a lochi lhoro.
     
      [1496 04 08]A dì 8 april, scrisse la majestà dil re questa sera dovea esser a Nocera di Puja. El principe di Salerno era per conjungersi con el signor Virginio. Habiamo come se è partito monsignor di Monpensier de San Marco, non sano per esser ad Ariano passo per Puglia. El principe nostro non si move da Benivento, persino non vede che camino sarà el suo. El signor marchexe di Mantoa è venuto ozi qui incognito con el canzelier di l'orator nostro et alcuni soi, e data una volta per la terra, scavalchò in caxa di Iohanni di Carri. Fui a far riverentia a sua signoria et secho longamente rasonai. Tutta la terra di continente fu piena come l'era qui. El legato etiam incognito vene a visitarlo. Steteno bon pezo insieme li dui.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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