El qual, abuto danari, a Brandizo andoe.
[1496 04 16]A dì 16 ditto, vene lettere di Alvise Loredam provedador a Monopoli, come stratioti ivi haviano facto alcune prede de inimici, et che havia comenzato a fabricar una citadela dove potessi star securamente. In questo zorno, Zuam Francesco Pasqualigo doctor et cavalier ritornò in questa terra, stato vicedomino a Ferrara. Et molti era de opinione che 'l referisse in pregadi, acciò di le poltronie et mal volleri di quel ducha nostri fusse informati. Tamen, per non inanimar più el pregadi, non hessendo tempo, refericte solum in collegio, et la volontà de nostri era contra Ferara.
In questa terra vene uno orator dil ducha de Urbino a ringratiar la Signoria di la conduta, chiamato domino Lodovico de Odaxij da Padoa. Et per Bologna era secretario dil magnifico Bentivoi uno chiamato domino Francisco de li Doctori. Et fo dato [115] danari a dicto orator di Urbino acciò facesse la conduta, et etiam mandato a Bologna, zoè ducati 4000, ed altratanti ne doveva mandar Milano, et 2000 il pontifice, ma non li mandono. Et nota come il papa volleva che 'l duca di Urbino andasse a tuor il stado de' Orsini, ma nostri non era di oppinione ancora si dovesse far tal novitade. Etiam voleva andasse a tuor Sinegaja. Et cussì si stavano su queste pratiche.
[1496 04 15]A dì 15, a Roma introe el signor Zuane di Pesaro zenero dil papa con la sua conduta de cavali 400, el qual era stà decreto dovesse andar in reame. Etiam la conduta di suo fiul ducha di Gandia che doveva esser cavali 400; ma era malissimo in hordine.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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