Et cussì bisognava andar a pagar, et fo scosso di la prima con il don zercha ducati 30 milia, el resto con la pena.
[1496 04 28]A dì 28 ditto, giunse in questa terra l'arzivescovo de Milano ambasador dil ducha, che fo fratelo dil cardinal de Milano che morite. Li fo mandà contra molti cavalieri, doctori et patricii di pregadi fino a Malamocho, et altri a San Spirito per honorarlo. Alozoe a San Zorzi Mazor, et li fo fato le spexe, et il zorno seguente, venere, vene con li piati accompagnato da patricii a la Signoria a l'audentia. Era vestito di rosso. El qual, nel partir et vegnir a l'audientia, servoe l'hordine di le hore datoli per il ducha, per ponto di astrologia, sì ché esso ducha siegue molto questo. Et vene per intender l'opinione di la Signoria venendo el re di Franza in Italia, et se volevano obstarli etc.
Ancora vene uno orator dil signor da Rimano chiamato domino Enea di Miorati, licet ne fusse uno altro existente, domino Zuan Francesco de Capo in Sacho. Et questi excusono el signor che non era andato in reame, per la causa di non lassar el stato in pericolo.
[1496 04 30]A dì ultimo april, si partì di questa terra Francesco del Dotore, bolognese, secretario dil magnifico Johane Bentivoi, con ducati 4000 acciò si mettesse in hordine dicto messer Johane. Et fo scripto a Milan vi mandasse la sua rata, et soi figlioli Alexandro et Carlo erano a suo soldo, et Hanibal etiam con la liga di conduta 80 homeni d'arme. Et a Roma havia [121] oratore domino Carlo di Troti cavalier per solicitar il pontifice a darli danari, tamen né el pontifice né el ducha de Milano li deteno danari, et venetiani soli pagoe la sua parte, come dirò di sotto.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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