Tamen, fo poi facta a dì 25, come dirò più avanti. Et molti condutieri venero in questa terra, videlicet, domino Marco de Martinengo, domino Tadeo da la Motella, il conte Alvise Avogaro, domino Antonio di Pigi, domino Carlo Secho, domino Jacomo di l'Anguilara, domino Pietro de Cartagine, domino Anzolo Francesco da Sancto Anzolo etc., parte di quali volevano soventione per poter far la mostra per comprar i cavali li erano stà morti da' francesi, e tutti fono expediti, a chi dato soventione, et a chi cavali.
Ancora fo principiato di far far alcune artegliarie da bombardar come fano le bombarde grosse, le qual vien menate su charete al costume et modo usano francesi. Sono longe quasi pasavolanti, ma grosse. Trazano ballote di peso di l. 6 in 12 l'una, et sempre sta su dicti cari. Et è da saper era in questa terra Basilio da la Scola vicentino, era stato col re di Franza sora le artigliarie, et cussì fo cominzato a far et gitar dicte artigliarie in Canarejo pezi 100, et mandato dicto Basilio con lettere per le terre nostre ad tuor legnami et far far li cari, li qualli a Padoa si lavoravano.
In Puja a Ortonamar, era do bragantini di uno baron chiamato messer Francesco di Ortona, anzuino, li quali la note tiravano in terra in spiaza, et il zorno stavano sul mar in corso, Item, havia preso navilii et dato fuga a gripi nostri, unde, per nostri fo provisto di armar una fusta grossa banchi 22 in questa [147] terra, capitano Hironimo Zenoa, capitano di Rialto et operato in queste guerre et valentissimo, el qual insieme con una fusta fo armata a Vegia dovesse andar, et etiam con la fusta zaratina presso Ortona, acciò dicti bragantini non facesse danni.
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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 756 |
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