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      Ascolani non se sono trovati a questo facto, de che lhor et nui ce dolemo, sì per l'honore de essi ascolani, sì etiam che, se havessimo habuti de li fanti lhoro, ne facevamo de li nimici una tal disfatione che seria stato cossa incredibile. Pur de li nostri, pochi ce sono che non habbia el suono a l'anima, et creda la s. v. che ne son morti più che io non scrivo. A mi è stato morto un cavallo de li megliori che io havesse et uno ferito, et a Jacomacio uno altro bon cavallo, et circa 8 cavalli sono stati morti a questi nostri ballestrieri. La s. v. se degni volerme ajutare et mandarme diexe, acciò li possiamo mettere a cavalo et continuare le lhor bone prove, ricomandandoli tutti a vostra signoria, et maxime li preffati Jacomacio et Capoano, li qualli sono di tal strenuità e prudentia, che meritano favore e comendatione. Praeterea, la majestà dil re ha mandato qui messer Degno da Lanzano, homo de autorità apresso di quella. Hame portato le alligate de la majestà sua et de don Carlo signor illustrissimo.
      La signoria vostra delibererà quanto habiamo a fare, che tanto exequiremo. Questi signor ascolani [190] hanno oggi mandati in campo circa 300 fanti, et dicono volerne mandare bon numero. Per la victoria havuta mostrano haverne pigliato animo assai. Ricomandomi a vostra signoria. Ex castris apud Sanctum Egilium XXiijcio maij 1496. Subscriptio. Filius et servitorANIBAL DE VARANO.
     
     
     
      Sumario di lettere di Pollo Capelo cavalier orator nostro,
      recevuto a dì 31 mazo.
     
      Lettera scrita a dì 20 mazo in campo apresso Bichari.


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I Diarii
Tomo I - parte prima
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 756

   





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